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Sara Piccinini

Vita da freelance: otto qualità essenziali per lavorare bene



ragazza che scrive su un laptop alla scrivania
girl translating

Quali caratteristiche fondamentali deve avere un freelance?

 

Lavoro come traduttrice freelance ormai da qualche anno, e con il passare del tempo ho sviluppato una serie di qualità che secondo me, non possono mancare nella vita e nel lavoro di un freelance.


Ecco le otto qualità essenziali nella vita di un freelance per lavorare bene. Scopriamole insieme

 

1.     Empatia

 

La capacità di comprendere e rispondere alle esigenze del cliente non solo migliora la qualità del lavoro svolto, ma contribuisce anche a costruire relazioni durature e soddisfacenti.

Essere empatici significa anche ascoltare attivamente. Una comunicazione efficace è essenziale per evitare fraintendimenti e garantire che il lavoro soddisfi appieno le aspettative del cliente, nonché favorire una fiducia reciproca.


2.     Pazienza


In questo lavoro, niente è immediato e scontato. Le parole che mi ripeto più spesso di quanto si pensi? “Sii paziente”.

 

Stai aspettando una email di conferma da un cliente o un contratto di traduzione da una casa editrice con cui speri tanto di collaborare? Sii paziente.

 

Sono giorni che rimugini su una frase perché non hai ancora trovato una resa traduttiva soddisfacente? Sii paziente.

 

Dopo l’invio di documenti scansionati scritti a mano, sgranati e illeggibili, il cliente sparisce lasciandoti tra il panico e la disperazione? Sii (più o meno) paziente.  

 

3.     Consapevolezza

 

L’immagine del traduttore che scrive seduto alla sua scrivania con una tazza di tè o caffè bollente e il gatto acciambellato sulle gambe è molto romantica, ma non è la realtà.

 

Fai il lavoro che ami e non lavorerai mai un giorno, è una concezione un po’ ingenua, a mio avviso.

 

L’amore, la passione per il proprio lavoro sono solo il motore, ciò che ti fa andare avanti con determinazione. Ma non è sufficiente.

 

Bisogna essere consapevoli del proprio settore di riferimento, del mercato in cui si lavora, bisogna essere disposti ad imparare ogni giorno e avere tanta voglia di fare e migliorarsi.

 

4.     Organizzazione

 

Parlo di quell’organizzazione sia fisica che mentale.

 

Che si tratti di un intero ufficio, o semplicemente di una scrivania, per me è importante mantenere l’ordine e la pulizia. Mi permette di iniziare la giornata con il piede giusto e di concentrare tutta la mia attenzione sull’incarico da svolgere, senza distrazioni.

 

Niente briciole sulla tastiera, niente fogli sparsi ovunque sul tavolo, niente desktop pieno di cartelle, file doppi, o foto risalenti al 2010 che aspettano ancora di essere scaricate.

 

Da brava perfezionista, ho l’abitudine di sistemare o archiviare le email, catalogare documenti, tenere traccia di tutti i miei contatti, magari in un file Excel, per esempio.

 

5.     Precisione

 

Forse un po’ per deformazione professionale, un po’ per carattere, sono molto precisa, attenta e meticolosa in tutto quello che faccio.

Nel lavoro, quando traduco documenti tecnici ma anche testi di narrativa, mi assicuro che siano il più precisi possibile in termini di font, impaginazione, numero di pagine corrispondente all’originale.

 

In questo senso, mi piace giocare d’anticipo e anticipare, appunto, tutte le eventuali domande del cliente, magari lasciandogli dei commenti o delle note nel documento oppure spiegando come ho lavorato e il perché delle mie scelte direttamente nel corpo della email.

 

Comunicazione, disponibilità e chiarezza per me sono fondamentali.

 

6.     Curiosità

 

Leggere tanto, ascoltare, informarsi, conoscere anche quello che non è direttamente di nostra competenza, ci può permettere di ampliare il nostro vocabolario, imparare neologismi e sinonimi, allargare il nostro orizzonte linguistico.

 

Insomma, mettere il naso dappertutto.

 

7.     Conoscenza della lingua… d’arrivo!

 

Sul fatto di saper bene la lingua e la cultura straniera dalla quale si traduce non ci sono dubbi! Ma quello che conta davvero è conoscere la lingua d’arrivo, la propria lingua madre.

 

Il traduttore è la voce dell’autore in un’altra lingua e in quanto tale, deve considerare ogni sfumatura sintattica e grammaticale, il registro, il tono di voce, l’intenzione dell’autore, il ritmo della storia.

 

La vera sfida non è tanto individuare e capire tutti questi aspetti nella lingua di partenza ma rispettarli e riportarli nella lingua d’arrivo.

 

8.     Tempestività

 

Quando ricevo una qualsiasi richiesta, un messaggio, una email, cerco di rispondere sempre e in tempi brevi!

 

Non faccio mai passare più di qualche ora e se capita che sono fuori o impegnata, imposto un messaggio automatico o rispondo brevemente dicendo che ho ricevuto il messaggio e che risponderò con tutti i dettagli il prima possibile.

 

Il tutto sempre con gentilezza. Comunicare con gentilezza, con “grazie” e “per favore”, rendersi disponibile e amichevole, sono gesti semplici che possono contribuire a fare una buona impressione.

 


Ci sono sicuramente altri aspetti da tenere in considerazione, ma questi secondo me sono i principali. Ce ne sono altri che vorresti suggerire? Scrivili nei commenti: sono curiosa!

 

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